Regia di Claude Chabrol. Con Jean Seberg, Saro Urzì, Christian Marquand, Maurice Ronet, Paolo Giusti
Titolo originale: La route de Corinthe. Genere Spionaggio – Francia, 1967, durata 100 minuti
Chabrol si inoltra nel film di spionaggio rivelando un narcisistico vezzo Hitchcokiano.
Un agente segreto americano riceve l’incarico di trovare una centrale elettrica che disturba le comunicazioni alleate nel Mar Mediterraneo. La sua uccisione e le indagini successive portano ad appuntare i sospetti sulla moglie Shanny (Jean Seberg), con la testimonianza chiave che viene fornita da un vecchio pretendente, a suo tempo respinto, della donna. Una volta uscita di prigione, Shanny cerca però di risolvere i troppi misteri che si nascondono dietro la morte del marito, finendo per precipitare in un complicato ‘affaire spionistico’ che la porterà sino in Grecia (da qui il titolo originale, La route de Corinthe). Chabrol si inoltra nel film di spionaggio rivolgendo un occhio attento al suo diletto Hitchcock, e con puntuali riferimenti che vanno dalla tragedia greca alla suspense, realizza un raffinato ‘divertissement’ fondato su un ritmo narrativo molto sostenuto e su momenti di humour nerissimo. Criminal story, che precede la realizzazione di Stephane, una moglie infedele e de Il tagliagole, rivela inoltre un narcisistico vezzo hitchcockiano da parte del regista francese, che vi appare in un fulmineo cammeo nei panni di Alcibiades.
Recensione di Piero Di Domenico: https://www.mymovies.it/film/1967/criminal-story/
https://mega.nz/file/SJEkEZqZ#pgc9hqfuoB6CRW2FPmdDLEJCiiMh5JRs1AnNPbS4PAI
Magnifico! Grazie! Chabrol mio preferito tra i francesi (prima o poi riposti “I fantasmi del cappellaio”???)
Ottimo Chabrol!