Un film di Marleen Gorris. Con John Turturro, Geraldine James, Emily Watson, Stuart Wilson, Peter Blythe
Torna Marleen Gorris, che nel 1996 diresse L’albero di Antonia, premiato con l’Oscar come miglior film straniero e divenuto di diritto un piccolo classico dell’era moderna. Dopo l’esercizio letterario (da Virginia Woolf) con Mrs. Dalloway, con la “diva” Regdrave, la Gorris raddoppia i divi e fotografa in suggestione il lago di Como, con tanto di favolosa villa d’Este, negli anni venti. John Turturro dà corpo e volto ad Alexander Luzhin, artista degli scacchi, spirito umorale e complicato. È impegnato in un torneo importantissimo e il suo talento deve fare i conti, appunto, con la fragilità. A complicare tutto arriva Natalia, fuggita dalla Russia, della quale, naturalmente, il giocatore si innamora. Natalia è promessa a un nobile arrogante e la battaglia che deve condurre Alexander è doppiamente faticosa e dolorosa. Turturro è semplicemnente uno dei più grandi attori del cinema contemporaneo, e non solo se è diretto dai Cohen. La Watson, monocorde e triste non lo vale. Il tutto va visto.
commento visibile qui:
https://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=33270
tres, che anche oggi malgrado il rischio di un Governo ancora peggiore del precedente vi propone questo bellissimo film, come quasi sempre tratto dal mio DVD
https://mega.nz/#!uNww1IJA!xR5Hc7JcEgR58geL9syVIe6-CKLNykZS4R1gNz8Jx2Q