LA POLVERE DEL TEMPO (Theodoros Angelopoulos)

Regia di Theodoros Angelopoulos un film con Willem DafoeBruno GanzMichel PiccoliIrène JacobChristiane Paul, Reni Pittaki, Kostas Apostolidis, Alexandros Mylonas, Norman Mozzato Titolo originale: Trilogia II: I skoni tou hronou. Genere Drammatico, – GreciaItaliaGermaniaFranciaRussia2008

A, regista americano di origine greca, si reca a Cinecittà per ridare il via a un film di cui aveva improvvisamente interrotto le riprese senza fornire spiegazioni. Il film racconta la storia di Eleni, sua madre, che nella vita ha amato due uomini ed è stata a sua volta riamata nonostante la vita e le vicende politiche l’abbiano in passato separata a lungo da loro. Gli eventi che hanno segnato la seconda metà del Ventesimo Secolo, a partire dalla morte di Stalin, vengono rivisitati con trasferimenti nel tempo e nello spazio. Si passa dal Kazakistan alla Siberia, dall’Italia alla Germania agli Stati Uniti. Si tratta di un flusso di ricordi che si fanno presente mentre la vita di A. è turbata dalla separazione dalla moglie e dalla scoperta del dolore che attraversa l’animo della figlia adolescente.
Capitolo secondo di una trilogia The Dust of Time si configura come un film di Angelopouolos in cui il regista letteralmente deborda. Per un giovane spettatore che si accosti per la prima volta al suo cinema l’effetto può essere davvero affascinante ma per chi ne conosca la filmografia l’esito è profondamente diverso.
Sembra quasi che il regista abbia voluto realizzare una sorta di riassunto per immagini e situazioni del suo cinema. Solo che le masse, le nebbie, gli interventi teatrali, l’uso dello spazio e degli stessi piani sequenza (qui molto meno presenti rispetto al passato) avevano nel suo cinema una potenza che ne facevano, in più di un’occasione, dei veri capolavori. Oggi la coazione a ripetere (pur avendo a disposizione un cast davvero d’eccezione) prevale su tutto. Ciò che prima trasmetteva una lettura definita e ‘forte’ della Storia e degli uomini più o meno consapevolmente attori o vittime di essa si è trasformato in un museo delle cere autodedicato. Forse per il Maestro è giunta l’ora di fermarsi a meditare sul senso del fare cinema in un mondo che cambia. Quando i rivoluzionari cominciano a conservare se stessi i tempi non sono felici.

commento di Giancarlo Zappoli, visibile quì:

https://www.mymovies.it/film/2008/lapolveredeltempo/

tres, che nel proporvi questo film rippato dal mio DVD, non si stanca di dirvi che lo studio Barili è fatto di ladri e imbroglioni!

One reply to “LA POLVERE DEL TEMPO (Theodoros Angelopoulos)

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