La ragazza con la valigia (Valerio Zurlini, 1961)

Regia di Valerio Zurlini. Con Gian Maria Volonté, Claudia Cardinale, Renato Baldini, Corrado Pani, Romolo Valli

Genere Drammatico – Italia, Francia, 1961, durata 103 minuti

Aida Zepponi è una cantante da orchestrina che è stata raggirata dal playboy Marcello che poi è sparito dandole un cognome falso. La ragazza riesce a mettersi sulle sue tracce e arriva alla lussuosa villa in cui costui vive con il fratello sedicenne Lorenzo che viene mandato in avanscoperta per allontanarla dicendole che ha sbagliato indirizzo. Il giovane però se ne innamora e viene a conoscenza della sua non facile vita.
Zurlini dopo Un’estate violenta, ambientato nel 1943, affronta il presente prendendo le mosse però da un episodio accadutogli a fine anni Quaranta quando aveva incontrato una giovane donna, divenuta poi famosa, che all’epoca era indossatrice e che gli aveva raccontato episodi della sua vita che ora finiscono con il divenire il tessuto esperienziale di Aida. Dei due protagonisti Zurlini affermava. “Erano due personaggi stranamente assortiti, appartenenti a mondi differenti, due solitari che esprimono nel loro incontro la volontà di aiutarsi reciprocamente. Questo cocktail, non mescolato a freddo con ingredienti conosciuti, rivela subito tutta la sua potenza esplosiva.” Ciò che affiora progressivamente da questo incontro è un fondo di disperazione che accompagnerà tutto il cinema di Zurlini e a cui Jacques Perrin offrirà la fisicità giusta. L’attore francese metterà a disposizione il suo mix di stupore, innocenza e dolore al Dino di Cronaca familiare e al tenente Drogo de Il deserto dei Tartari. Qui, messo a confronto con una stupenda e complessa figura femminile interpretata da una Claudia Cardinale (doppiata da Adriana Asti) al meglio delle sue potenzialità espressive, trova l’occasione per ritagliarsi un ruolo da comprimario di grande qualità. Perché Aida (nome impegnativo) è una donna a cui basta corrucciare lo sguardo o sorridere per passare dalla tristezza più profonda alla (apparente) allegria più sfrenata e la Cardinale sa metterne in rilievo con grande naturalezza tutte le contraddizioni ma anche tutti gli slanci. Il suo personaggio anticipa in qualche misura quello dell’Adriana di Io la conoscevo bene perché non si limita a raccontare la storia d’amore ‘impossibile’ tra un minorenne e una giovane donna ma traccia un ritratto di una società in cui il possedere o meno (denaro, donne, posizione sociale) è ridiventato, dopo i patimenti della guerra, il segno di distinzione.
Fina dalla prima inquadratura con il treno e l’auto sportiva che si muovono in direzioni opposte sono due mondi a confrontarsi ma a non incontrarsi in modo definitivo. Il cinico Marcello cederà il posto all’idealista e generoso Lorenzo ma non è detto che la vita di Aida veda realizzarsi i sogni che conserva nella valigia.

Recensione di Giancarlo Zappoli: https://www.mymovies.it/film/1961/laragazzaconlavaligia/

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