Un film di Edward Norton con Edward Norton, Bruce Willis, Gugu Mbatha-Raw, Alec Baldwin, Willem Dafoe, Cherry Jones Titolo originale: Motherless Brooklyn. Genere Drammatico, – USA, 2019, durata 144 minuti. Uscita cinema giovedì 7 novembre 2019 distribuito da Warner Bros Italia. Consigli per la visione di bambini e ragazzi:
New York, anni Cinquanta. Lionel Essrog lavora presso il detective privato Frank Minna, che l’ha salvato da un orfanotrofio insieme ai suoi compagni dell’agenzia di investigazioni. Lionel ha una memoria prodigiosa e una capacità estrema di collegare i puntini, qualità che, insieme ad una lealtà incrollabile, l’hanno reso molto caro al suo capo. Purtroppo però è anche affetto dalla sindrome di Tourette, che gli fa sentire nella testa la voce di uno spiritello anarchico che lo chiama Bailey e gli fa produrre suoni, versi e parolacce totalmente fuori controllo. La frammentazione caotica che Lionel ha in testa fa il paio con il puzzle che dovrà affrontare quando Frank Minna verrà ucciso, e lui dovrà scoprire il motivo e i mandanti di quell’omicidio: e al centro del puzzle troverà anche Laura, una bella attivista per i diritti della comunità afroamericana.
Basato sull’omonimo romanzo di Jonathan Lethem, Motherless Brooklyn aspira ad inserirsi nel filone cinematografico del noir urbano ed ha come modello evidente Chinatown: anche qui gli intrighi riguardano la politica cittadina e gli interessi privati di chi se ne serve per arricchirsi; e anche qui il protagonista è un investigatore romantico alle prese con una famiglia disfunzionale.
Edward Norton si butta a capofitto in questo progetto ambizioso di cui è sceneggiatore, regista, coproduttore esecutivo e protagonista. Diciamolo subito: il ruolo che più gli si addice è quello di regista, coadiuvato da alcuni eccellenti professionisti come il direttore della fotografia Dick Pope, che lavora con competenza sull’iconografia noir, la production designer Beth Mickle, che ricostruisce magnificamente un’epoca della quale è facile avere nostalgia, e l’autore delle musiche Daniel Pemberton, che spalma ovunque il cool jazz dei club newyorkesi anni Cinquanta – anche perché uno dei personaggi di contorno è una sorta di Miles Davis (della colonna sonora fa anche parte un brano inedito di Thom Yorke dei Radiohead).
Forse il più importante dei contributi tecnici è il montaggio secco e veloce di Joe Klotz, che pare ispirarsi proprio al ritmo sincopato dei jazzmen. Ma è Norton a tenere saldamente il timone e a costruire inquadrature iconiche che ricollegano Motherless Brooklyn alla tradizione del noir cinematografico ma attingono anche all’ampia esperienza teatrale dell’attore-regista.
commento di Paola Casella visibile qui:
https://www.mymovies.it/film/2019/motherless-brooklyn/
tres, che vi augura sempre una felice giornata!
part 1
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