Un film di Robert Budreau con Noomi Rapace, Ethan Hawke, Mark Strong, Christopher Heyerdahl, Bea Santos.Cast completo Titolo originale: Stockholm. Genere Biografico, Storico – USA, 2018, durata 92 minuti. Uscita cinema giovedì 20 giugno 2019 distribuito da M2 Pictures
Stoccolma, 1973. Un uomo vestito come Capitan America in Easy Rider estrae un mitragliatore nella Kreditbank. Gli scopi non sono chiari, sembra quasi che la rapina sia una copertura. Tra lui e uno dei suoi ostaggi, Bianca, si sviluppa a poco a poco una mutua comprensione, come tra due animali in gabbia. Sorprendentemente il fatto di cronaca che ha portato a coniare l’espressione “sindrome di Stoccolma” ancora attendeva una trasposizione cinematografica. Ci pensa Robert Budreau, dopo aver premesso esplicitamente l’assurdità di una vicenda storica su cui si prenderà più di una libertà. I cambiamenti non rendono meno verosimile un fatto che già parte da una notevole dose di singolarità; semmai tendono a spettacolarizzare il tutto, americanizzando Lars e facendo leva su standard fenotipici a stelle e strisce ampiamente rivisitati. Anziché dover essere Ethan Hawke ad aderire al personaggio realmente esistito, è la versione fittizia di quest’ultimo a doversi modellare sulle fattezze e la gestualità di Hawke, che Budreau ha voluto con sé dopo Born to be Blue. In pochi minuti di film abbiamo così Easy Rider (i costumi di Lars, un mix di Fonda e Hopper), Bob Dylan (le canzoni su cui Budreau si sofferma incessantemente, tanto sul piano diegetico ed extradiegetico), Steve McQueen (la Mustang guidata in Bullitt, richiesta dai banditi per prendere il volo). Il mito è quindi servito, così come lo stereotipo del bandito americano in terra straniera (anche se talvolta non si direbbe sia tale, visto che tutti i poliziotti parlano in inglese anche quando sono tra loro).
Ma il punto ovviamente non riguarda l’attendibilità storica di Rapina a Stoccolma, riguarda la ragione per cui questa viene messa da parte. È la “sindrome di Stoccolma” in primis, evocata esplicitamente all’inizio e poi presenza immanente del caveau in cui i personaggi si asserragliano, a non convincere sul piano narrativo, a costringere il film in una direzione e bloccare ogni possibile effetto sorpresa.
commento visibile qui:
https://www.mymovies.it/film/2018/stockholm/
tres, che avendo visto questo film ieri sera ha pensato di condividerlo subito con tutti voi!
https://mega.nz/#!z4kUFYya!R72ucFlyQSDJzWs9ONNBPJ8QAsFxRaHXVRKC9jq3JzY